Autore: Arnold Wesker
Genere: Monologo
Con: Giorgia Brusco
Regia: Gino Brusco
Trama:
L’Amante è il progressivo sfogo di una donna in carriera, una stilista, nella solitudine del suo atelier.
Samantha, la protagonista, è una donna che si auto-emargina dalla società per ricreare un microcosmo nel suo disordinato atelier in cui, paradossalmente, riesce a vivere in armonia.
La vita di Samantha è un balletto tragicamente e stupendamente vero nel quale la donna si barcamena subissata quotidianamente da richieste di beneficenza, atterrita da ogni manifestazione o nomenclatura di buon senso, infastidita da qualsiasi ipotetica prole puzzolente, sorretta da un nervoso e indispensabile bisogno di bere e del tutto ignorata da un uomo sposato che lei ama disperatamente.
L’Amante è il viaggio circolare di una donna alla scoperta di se stessa, in lotta con le mille contrastanti sfumature del suo carattere che lei materializza in dialoghi speculari con i suoi tre manichini.
Bàbushka, Nìnotchka e Jessica non sono pezzi di legno al servizio di una pazza, ma rappresentano le crisi di un’anima che si mette in discussione sino quasi a rischiare di annullarsi nei suoi dubbi e nei suoi ricordi.
>Alla fine di questo suo quotidiano viaggio nell’inconscio Samantha si rialza, accettandosi nella sua umana fragilità, riappropriandosi di sé stessa e della sua vita che in fondo lei ama profondamente proprio perché ogni giorno la obbliga a lottare per poi riappacificarsi.
La scrittura di Wesker è asciutta, urbana e impietosa e anche Samantha è asciutta, concreta, un po’ “estranea”, alienata dalla società e dalle sue ferree regole, forse per cinismo, forse perché così ha voluto il destino.